Moxibustione: un valido alleato durante la gravidanza ma non solo
In molti casi, soprattutto per quanto riguarda il primo parto, si possono avere problemi durante la gestazione. Il caso che andremo a espletare sarà correlato al ritardo del parto, dopo i nove mesi canonici. La medicina moderna tenterebbe di procedere con il ricovero ospedaliero e successivamente induzione del parto mediante somministrazione ormonale, ossitocina e prostaglandine, e a seconda della situazione può essere implementata con induzione meccanica, amniorexi e/o catetere a doppio palloncino (CRB). Entrambe le metodologie hanno effetti collaterali, l'induzione ormonale in particolare con l'ossitocina, le donne trattate devono avere il monitoraggio del battito cardiaco fetale ed essere seguite costantemente durante la procedura in sala parto. Invece per quanto riguarda l'amniorexi, ovvero una rottura delle membrane, il feto la placenta e le membrane fetali possono diventare suscettibili a invasione e colonizzazione batterica. Seppur le altre metodologie elencate hanno pochi effetti collaterali, catetere a doppio palloncino e utilizzo delle prostaglandine, sono comunque meccanismi che possono indurre contrazioni molto profonde prima e dopo il parto.
Prima di procedere con la spiegazione della mia esperienza devo fare una premessa.
Che cos'è la moxa? La moxa è una tecnica che utilizza la pianta di artemisia, conosciuta anche come erba di San Giovanni. Moxa è un termine che deriva dal giapponese “moe kusa” ovvero erba che brucia. E proprio di questo si tratta: l’artemisia viene compressa e utilizzata sotto diverse forme che attraverso il calore del fuoco sprigiona le sue proprietà. Viene utilizzata su punti di Agopuntura e anche direttamente in zone localizzate dolorose,
Per esperienza personale, ho trattato con la Moxa una ragazza (che chiamerò con le sue iniziali E.C. per mantenere la sua privacy) in procinto di essere ricoverata per induzi
one del parto. L'ospedale prima di ricoverare E.C. ha eseguito, come da prassi, due ecografie prima di ricoverarla, Venerdì e Domenica antecedenti al ricovero del Lunedì.
E.C. conoscendo le mie tecniche olistiche, tra le quali la moxa, ha chiesto il mio aiuto per cercare di evitare l'induzione.
La prima ecografia del Venerdì il feto risultava in posizione podalica e il canale del parto ancora chiuso. Il mio intervento con la moxa è stato il giorno intermedio alle due ecografie, il sabato mi sono recato nella sua abitazione privata e ho utilizzato i sigari di moxa su punti specifici di medicina tradizionale cinese.
L'intervento della moxa è stato eseguito in 2 punti in particolare:
60BL
Il suo nome cinese è “montagna di kun lun” e si trova nella conca fra tra il malleolo esterno (osso della caviglia) e il tendine d’Achille. Utilizzato per “aprire le acque”, perché la sua stimolazione aiuta la discesa nel canale del parto.
6SP
Il suo nome cinese è “riunione dei tre yin” e si trova tre dita sopra il malleolo interno. Questo punto utilizzato dalla 37esima settimana è un buon metodo di induzione poiché facilita la dilatazione del collo dell’utero.
Trattando con un sigaro questi due punti alternativamente su entrambi gli arti, i risultati non sono mancati a tardare.
Nella notte di sabato E.C. ha avuto delle piccole contrazioni.
Il giorno seguente, effettuata la seconda analisi ecografica, il risultato è stato il seguente: Feto da posizione podalica ha avuto una rotazione ed era in posizione corretta cefalica, inoltre il canale del parto era pronto.
Lunedì viene ricoverata, come da accordi in ospedale, e inizia il suo travaglio naturale senza ricorrere alla induzione del parto.
Il mio consiglio è di effettuare una ecografia il giorno seguente al trattamento, per valutare se il feto ha effettuato o meno la rotazione o sia in stato di sofferenza causata dal cordone ombelicale legatosi al collo, indotto dai movimenti.
Infine ho consigliato di trattare durante il travaglio il punto 4LI mediante una pressione leggera.
4LI
Il suo nome cinese è “unione della valle” o “grande eliminatore” e si trova sul dorso della mano, fra indice e pollice, o meglio fra il primo e il secondo metacarpo. Per stimolare questo punto, non si preme verso il basso, ma in diagonale, verso l’articolazione. Questo è un punto abbastanza utilizzano come antidolorifico, calma la mente e tonifica l’energia vitale e il sangue. Durante il parto ha un effetto analgesico, stimola le contrazioni efficaci ed è molto utile anche nella seconda parte del travaglio.
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